Pino Deodato
Pensierini del chiodo fisso
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Pino Deodato
Il cammino nell’arte di Pino Deodato è iniziato a Nao di Jonadi (Vibo Valentia), dove è nato e dove compie i primi studi, conseguendo la maturità artistica a Vibo Valentia. Subito dopo, nel 1969, la decisione di andare a Milano, a studiare all’accademia di Brera. Una scelta che si rivela felice,
considerato che già dopo il primo anno di studi viene premiato come uno degli studenti più bravi dell’Accademia con una collettiva alla galleria Ciovasso. Intanto, nel capoluogo lombardo Pino viene a contatto con i maggiori esponenti dell’arte milanese tra cui Paolo Baratella e Giangiacomo Spadari del quale diventerà assistente. In quegli stessi anni conosce l’ambiente artistico francese, avvicinandosi a importanti maestri come Gerard Guyomard, Ivan Messac e lo spagnolo Arrojo. Erano, gli anni Settanta, tempi in cui la cultura camminava di pari passo con le vicende politiche e sociali: attorno a questi contenuti Deodato sviluppa le sue creazioni artistiche che porta in giro per l’Italia. Opere personalissime, che vengono esposte al “Salon dela Jeune Peinture” presso il Musèe D’Art Moderne di Parigi e al Musèe du Luxemburg, alla galleria Alvarez di Lisbona e Oporto, dove rappresenta la giovane pittura italiana all’estero. Contemporaneamente, in un frenetico e fecondissimo periodo di profonda ispirazione, i suoi quadri vengono ospitati in diverse città italiane (Quadriennale d’arte nazionale di Roma, mostra al castello G. Murat di Pizzo Calabro, al palazzo Gagliardi di Vibo Valentia). Tra gli anni ’70 e i primi anni ’80 l’artista, da solo o con altri, realizza molti murales con al centro tematiche legate al sociale e al desiderio di cambiamento. Dal 1982 le sue opere vengono esposte in diverse città italiane e all’estero: Milano (Gallerie Gastaldelli, Il Milione, Klerks, Cardi, Progettoarte Elm), Bologna (Cristofori), Torino (Narciso), Lucca (Poleschi), Benevento (Art’s Events), Forte dei Marmi (Susanna Orlando), Miami (Ambrosino). Contemporaneamente gli vengono commissionati lavori da parte del CONI (Foro Italico, Roma), del Museo Paolo Pini di Milano, dei comuni di Torino (Manifesto d’artista) e di Sedriano (San Francesco e il lupo).
Della sua arte si occupa anche la RAI con la trasmissione “Videosapere”, che gli dedica un ampio servizio. Collezionisti come Trussardi, Coveri, Castelli, Pikler, Damiani, Manuli, ecc. si assicurano i suoi dipinti, ispirati prevalentemente ai miti e alle fiabe (Tarzan, Tex Willer, Le mille e una notte, Cappuccetto rosso, Ulisse). Su quel filone si è dipanata, dagli anni ’90 la sua espressione artistica, fatta di quel realismo magico che trova ispirazione nelle pieghe della sua memoria. Un percorso caratterizzato da quadri che sono delle vere e proprie metafore dalla vita: nascono, quindi opere come “Il mangiatore di lucciole” (perché ci veda meglio); “L’uomo che parlava agli uccelli perché gli uomini non ci sentono più”(preferisce isolarsi dalla confusione di un mondo in cui non si riconosce più). Metafore, allegorie, attraverso cui Deodato continua a narrare la storia dell’uomo, un viaggio fatto di successi ma anche di sconfitte e delusioni, di piccole gioie ricavate dall’album della propria esistenza, di introspezione e di voglia di lottare, nonostante tutto, per conquistarsi quello spazio che ciascun individuo ha – deve avere – nell’universo.
2013 Gli Angeli di Pino Deodato Orlando Arte, Roncadelle (Brescia); Lo Scultore innamorato della scultura Galleria Roccatre (Torino); La Campana di Filippo PlusDesign Gallery (Milano); 2012 Il tarlo del chiodo fisso; Progettoarte ELM (Porto Mirabello, La Spezia); 2011 Il Circo dell’arte Claudio Poleschi Arte Contemporanea (Lucca); 2010 Equi...libri, Galleria Art’s Event, Torrecuso (Benevento); 2009. L’angelo custode Piccola Galleria Maison, Pietrsanta (Lucca) Paesaggi domestici Progettoarte ELM (Milano); 2008 La Santa Scultura Galleria Narciso (Torino); La Campana
di Filippo Forte Belvedere (Firenze); 2007 Parlava agli uccelli perché gli uomini non ci sentivano più Palazzo Pantiachi, Regione Toscana (Firenze); 2006 La storia della sposa Galleria Klerkx (Milano); 2004 Parlava agli uccelli perché gli uomini non ci sentivano più Palazzo del Comune di Sedriano (Milano); Gli sposi, il pensatore e il mangiatore di lucciole Progetto “Il Paese delle viole” (Jonadi, VV); Pane e Vino Centro storico di Mulazzo (Massa Carrara); 2003 Silenzio Galleria Narciso (Torino); Panevino Cargo Ex Silo del Cacao (Milano); 2002 Il sole tramontò alle 17.15Porto Vito (Rovigo); Nostro pane quotidiano Galleria Art’s Event, Torrecuso (Benevento); San Francesco e il Lupo Chiesetta S.Bernardino, Sedriano (Milano); 2001 Chiaroscuro Galleria Narciso (Torino); La Santa Pittura Galica Arte Contemporanea (Milano); Con riso Galleria Monopoli (Torino); I Viandanti Palazzo Gagliardi (Vibo Valentia); 2000 Boccadirosa Galleria Ambrosino (Miami); 1999 Dalla Terra verso il Cielo e ritorno Galleria Art’s Event, Torrecuso (Benevento); 1998 I Viandanti Santuario di Nostra Signora D’Oropa (Biella); 1997 L’Elogio dell’attesa Studio
Cristofori (Bologna); Manufatto Galleria Cesarea (Genova); 1996 L’Opera Rossa Galleria Susanna Orlando, Forte dei Marmi (Lucca); I Primari Galleria Cardi (Milano); 1995 Ritratti Galleria Il Milione (Milano); 1994 C’era una volta... Comune di Vittuone (Milano); 1993 Tutti gli eroi sono buoni Proposte d’arte, Legnano (Milano); 1992 Confine Galleria Cardi (Milano); 1991 Lupus in fabula Studio Gastaldelli (Milano); Per terre e
per mani Galleria Parmisano (Milano); Arte xerofita Centosei Arte (Bari); 1989 Galleria di Porta Ticinese (Milano); Banca Popolare di Milano (Milano); 1988 Studio Gastaldelli; 1987 Caffè Letterario Portony (Milano); 1986 Galleria Accent. Kaiserlautem (Freiburger) Cooperativa Rinascita
(Vittuone, Milano); 1985 Marenaio Studio dei Rossi (Verona); Ween Das Gras Hoch Ist Uns Das Meer Tief Galleria Panetta (Mannheim); Galleria
Pontepietra (Verona); Galleria Steffanoni (Magenta, Milano); 1978 Biblioteca Comunale (Vittuone, Milano); 1975 Gallerie Alternative (Parigi);
Galleria degli Angeli (Riccione); Galleria Alvarez (Oporto); 1974 Palazzo Gagliardi (Vibo Valentia); 1973 Castello Murat (Pizzo Calabro).