Annachiara Musella

Mare d’inverno

Annachiara Musella - Mare d’inverno

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Titolo

Mare d’inverno

Autore

Annachiara Musella

Anno

2013

Categoria

Tecnica

Olio e terra su tela

Misure (b x h x p)

70 x 150 cm

Descrizione

Il mare d’inverno è un’immagine estremamente nitida per chi come me è nato e cresciuto vicino al mare, credo che sia una perfetta metafora dell’animo umano. Il mare dipinto con la terra, due elementi naturali il cui legame è origine di vita; il blu è ricerca spirituale, ma il blu che sprofonda negli abissi scuri che cos’è? lL tempesta è all’orizzonte,si avvicina,si allontana, lo spettatore è al sicuro o è in balia delle onde? Chiunque lo guardi attribuirà significati diversi a ciò che esso evoca, ricordi e sensazioni estremamente personali poiché in ognuno di noi vive un passato diverso come diversa è la cadenza ritmica delle onde.

Annachiara Musella

Nata a Vibo Valentia il 28 Ottobre del 1986. Si diploma in Tecniche Pittoriche e Serigrafiche all’Istituto d’Arte D. Colao; frequenta il primo anno nel corso di Restauro Pittorico all’Accademia di Belle Arti di Firenze e prosegue gli studi accademici a Reggio Calabria diplomandosi, nel 2013, in Pittura. Nel 2011 consegue la qualifica di Arteterapista presso il Centro Studi Antigone di Enna. Il suo approccio pittorico è di tipo surrealista (del quale manterrà, come chiave di lettura, il concetto delle ambiguità visive), mentre l’interesse crescente per la tecnica dell’incisione la conduce a concettualizzare le forme al confine con l’astrattismo e a sviluppare tecniche pittoriche inconsuete. I colori ad olio e gli “ingredienti segreti” (inchiostri, acetoni, argilla, resine, vernici, morsuranti…) si incontrano sulla tela in una costante ricerca dell’equilibrio che permetta la coesione di tali ingredienti proprio come in una elaborata ricetta. La tela diventa il piano di lavoro dell’alchimista per cui l’attenta mescolanza di elementi e sostanze non convenzionali con altri tipici della tradizione pittorica simboleggiano la dicotomia tra bene e male, etereo e materico, essenza e apparenza, creazione e distruzione, le contraddizioni insiti nell’essere umano. I suoi orizzonti, le sue terre, indagano il rapporto di amore e odio con la sua terra, con le sue radici e il contesto socio-culturale in cui la società moderna è immersa. Lei stessa si definisce una paesaggista, ma informale! Poiché gli scenari che crea, intrecciando materiali attentamente selezionati per pertinenza concettuale, hanno solo l’aspetto di un paesaggio; il vero significato del quadro è una sciarada da decifrare, di cui il titolo ne è l’unico indizio e l’intuito di chi guarda ne da la soluzione.